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Posto a metà strada tra una semplice Divisione ministeriale e un vero e proprio Ministero, l'Alto commissariato per l'igiene e la sanità pubblica venne istituito con il decreto n. 417 del luglio 1945 e sino al 1958 fu il soggetto di coordinamento e di vigilanza tecnica sulle organizzazioni e sugli enti sanitari in Italia. Il volume è diviso in due parti. La prima ricostruisce le vicende dell'Alto commissariato durante i 13 anni di attività. L'attenzione è rivolta, in particolare, alle questioni igienicosanitarie che maggiormente preoccuparono la classe dirigente italiana. Fra queste, il problema delle malattie sociali, a partire dalla tubercolosi, che rappresentò la sfida più importante affrontata dalla neonata istituzione. Uno spazio significativo è riservato all'organizzazione interna dell'Alto commissariato, con la descrizione degli uffici che lo componevano e delle modifiche, a questi, intervenute negli anni. La seconda parte, invece, è costituita da una raccolta dei principali documenti relativi all'Acis, dalla legge istitutiva al decreto di affidamento delle specifiche competenze, dalle disposizioni per i malati di tubercolosi alla proposta di legge poi sfociata nella formazione del Ministero della Sanità. L'appendice documentaria si conclude con una rassegna di immagini degli alti commissari e degli alti commissari aggiunti che guidarono la struttura sino alla cessazione delle sue funzioni.